Le donne sono le più colpite dall’artrosi nelle mani, soprattutto dopo i 50 anni, ma anche gli uomini ne soffrono. L’artrosi delle mani e la rizoartrosi, ovvero l’artrosi del pollice alla base, sono patologie comuni, a evoluzione lenta ma continua, che si manifestano con sintomi distintivi. Con alcuni movimenti, la sensazione di rigidità si allevia.
In quali parti delle mani si manifesta l’artrosi?
La mano è un organo molto complesso, formato da 27 ossa, divise in ossa carpali, ossa metacarpali e falangi, o falangi della mano. Il movimento delle dita è possibile grazie alle articolazioni tra le falangi, chiamate articolazioni interfalangee. Ciascuna articolazione è costituita da due componenti ossee, una prossimale e una distale, con cartilagine articolare tra di loro. Come ogni altra articolazione del corpo, dalle ginocchia alle spalle, anche le dita possono soffrire di artrosi: con il tempo o a causa di posture ripetitive e usurate, le articolazioni delle dita tendono a usurarsi con l’età, e le falangi lo spazio tra le articolazioni e la cartilagine si assottiglia, le ossa si sfregano l’una contro l’altra, le nocche si infiammano e si gonfiano e la forma delle dita cambia. In particolare, le articolazioni della mano più colpite dall’artrosi sono le articolazioni interfalangee distali, le articolazioni interfalangee prossimali e l’articolazione base del pollice, che soffre di artrosi radicolare.
Come trattare l’artrite alle mani?
Il trattamento per l’artropatia della mano dipende dalla gravità dell’artrosi, dall’entità dell’usura delle articolazioni coinvolte e dalle esigenze funzionali della persona. In generale, una volta diagnosticata l’artrosi, viene inizialmente offerto un trattamento conservativo, cioè non chirurgico, dopo aver consultato uno specialista della mano. Il trattamento conservativo può utilizzare analgesici e farmaci antinfiammatori per affrontare il dolore e l’infiammazione, terapia fisica come laser, ultrasuoni, tecarterapia, onde d’urto e tutori personalizzati realizzati da un terapista della mano per stabilizzare l’articolazione e ridurre il carico meccanico.
Nel caso in cui le terapie conservative non offrano vantaggi, si possono eseguire infiltrazioni di cortisone, PRP contenente fattori di crescita e cellule staminali mesenchimali derivate dal sangue del paziente, prelevato e centrifugato. Nell’artrosi di stadio avanzato, si può valutare l’opzione di un intervento chirurgico, che può essere realizzato con varie tecniche, incluse le protesi più innovative, come nel caso della rizoartrosi. Sono operazioni di protesi totale che sostituiscono l’articolazione affetta da artrosi e la cartilagine compromessa e, similmente a quanto avviene per ginocchio o anca, consentono di recuperare rapidamente la funzionalità del pollice.
Quali sono i segni dell’artrosi nelle mani?
L’artrosi è una patologia degenerativa in avanzamento che presenta sintomi distintivi: dolore, che si può manifestare sia durante il movimento che a riposo, rigidità e problematiche di mobilità. In certe situazioni, come nella rizoartrosi, il dolore si manifesta durante il movimento mentre si compiono azioni quotidiane come aprire un barattolo o svitare il tappo di una bottiglia d’acqua. Quando l’artrosi colpisce diverse articolazioni della mano, può presentarsi come una sensazione di avere la mano “bloccata”, soprattutto al mattino al risveglio. In questa situazione, dopo aver “riscaldato” le dita e il polso con alcuni esercizi, la sensazione di rigidità svanisce.