Cistite S.O.S.!!!!

La cistite è classificata come tra le piu’ comuni infezioni delle vie urinarie nell’uomo e interessa in modo particolare la vescica.

La cistite è donna?

Generalmente la cistite è piu’ comune nelle donne piuttosto che negli uomini. Il fattore più importante che predispone all’acquisizione dell’infezione è dovuto alla diversa conformazione anatomica dell’ultimo tratto escretore nella donna rispetto all’uomo, l’uretra. La brevità dell’uretra femminile che misura circa 3-4 cm e la vicinanza alla vagina e al retto costituiscono fattori di maggior rischio e maggiore prevalenza delle infezioni delle vie urinarie nella donna. E’ per questo,infatti, che i batteri provenienti dall’intestino possono raggiungere il condotto uretrale e da qui risalire in vescica. La colonizzazione può essere favorita dalle secrezioni normalmente presenti in vagina.

La cistite può essere provocata da una infezione ascendente(per risalita di agenti patogeni di derivazione fecale, vaginale o uretrale) e può arrivare a interessare ,in casi meno frequenti le vie urinarie alte con complicanze ai reni. In secondo luogo, puo’ essere provocata da una infezione discendente (ossia dal sangue,come accade in corso di infezioni generalizzate dell’organismo, attraverso i reni e poi verso la vescica).
All’origine delle infezioni urinarie si trovano,principalmente, i batteri. Nel 75-85% dei casi , sono del tipo Escherichia coli, un batterio di origine intestinale, più raramente i funghi (Candida) ed eccezionalmente i virus.

in età pediatrica

Molto frequente sono gli episodi di cistite nelle bambine .In questa tenera età, la risalita dei batteri patogeni dall’uretra è facilitata da una errata igiene.Infatti è importante insegnare alle bambine come lavare i genitali in maniera corretta, dall’avanti all’indietro e abituarle all’igiene personale ogni volta che si usa il bagno. E’ opportuno usare un detergente lievemente acido e abituarle a svuotare la vescica in modo regolare, cosa che frequentemente trascurano quando sono occupate nei giochi.

nella donna fertile

La principale causa della cistite nella donna, soprattutto nella donna fertile è rappresentato dal rapporto sessuale e potrebbe essere anche abatterica, legata al microtrauma prodotto sull’uretra dal rapporto sessuale, soprattutto quando coesiste una scarsa lubrificazione.

in gravidanza

Durante la gravidanza, nella donna si verificano a seguito di modificazioni ormonali, una maggiore predisposizione alle infezioni urinarie. In questa fase della vita della donna le urine sono più ricche di substrati nutritivi per i germi . In gravidanza, le infezioni delle vie urinarie (asintomatiche nel 2-8% dei casi)può portare a complicazioni sia per la donna che per il feto tra cui aborto, parto pretermine, riduzione del peso del nascituro.

in menopausa

La carenza di estrogeni durante la fase della menopausa porta ad una alterazione dell’ecosistema vaginale tale percui si verifica un aumento della capacità di colonizzazione dei batteri. Tali modificazioni ormonali determinano una riduzione della lubrificazione vaginale che insieme ad una iniziale atrofia delle mucose crea le condizioni che predispongono alle vaginiti batteriche o irritative: la porta d’ingresso alle cistiti. Inoltre,a questa età possono esserci piccoli prolassi vescicali responsabili di un incompleto svuotamento vescicale. Il residuo post-minzionale può determinare l’insorgenza di episodi di cistite.

Sintomi

I sintomi caratteristici della cistite sono vari, non necessariamente compaiono tutti insieme, può accadere infatti che solo alcuni sintomi si manifestino :

  1. Continuo bisogno di urinare
  2. Dolore in zona pubica accompagnato dalla sensazione di non aver svuotato completamente la vescica.
  3. Dolore e bruciore durante e dopo la minzione
  4. In taluni casi, perdite ematiche nell’urina

Diagnosi

La diagnosi di cistite è basata, oltre che sull’analisi dei sintomi riportati dal paziente , anche sull’esame specifico delle urine. Una concentrazione di colonie batteriche superiore a 100.000/ml potrebbe essere la conseguenza di una infezione batterica in corso (cistite). Rilevata una anomala concentrazione batterica si procede con l’antibiogramma, un esame necessario per testare la sensibilità della colonia batterica ai vari antibiotici.
In presenza di cistite, si consiglia innazitutto l’assunzione di molta acqua (almeno 2 litri al giorno) per diluire la carica batterica e un’accurata igiene personale, specie nei giorni del ciclo e dopo i rapporti sessuali.

 

Trattamento

La terapia vera e propria consiste nella somministrazione di antibiotici e di antidolorifici (antispastici che riducono la contrazione della muscolatura vescicale). I farmaci antibiotici possono essere assunti in dose singola o attraverso un breve ciclo di due giorni che, secondo studi recenti sembra essere più efficace e risolutivo della singola somministarzione. Dopo qualche giorno dal termine del trattamento andranno rivalutati i sintomi e gli esmi delle urine, in modo da evitare che la cistite cronicizzi o si complichi.

Per quanto concerne la cistite, sia la fitoterapia che l’omepatia suggeriscono alternative sostitutive al trattamento farmacologico o talune volte anche coadiuvanti. Sul fronte omeopatico è possibile intervenire, nei casi lievi, con Uva ursina ( es.tintura madre di uva ursina, Boiron) ed altre droghe vegetali ad azione diuretica ( es.tintura madre di Betulla alba, Boiron). Le tinture madri,in generale, vengono assunte a bocca pulita , 30 gocce in poca acqua per tre volte al giorno. Interessante l’attività non solo diuretica dell’uva ursina ma anche quella antinfiammatoria, astringente e antisettica.
Grazie all’attività disinfettante a livello dell’apparato intestinale e urinario Vaccinum vitis idaea M.G. 1 DH ( mirtillo rosso) rappresenta un rimedio specifico nel trattamento delle cistiti recidivanti.Tale rimedio omeopatico si distingue dalle tinture madri poiché è un gemmoderivato; sorseggiato lentamente, 50 gocce in poca acqua tre volte al giorno.Utile rimedio per il trattamento delle cistiti nella donna in menopausa, può essere usato ciclicamente per ridurre le recidive.
Nei disturbi dell’apparato urinario, e in particolar modo nei casi di cistite può rivelarsi utile anche l’uso di un rimedio omeopatico in granuli , Cantharis (“mosca spagnola”). La Cantharis è consigliata a colei o colui che avverte sintomi quali: minzione difficile, lenta e dolorosa, sensazione di bruciore e calore violente, frequente emissioni di poche gocce di urina.
Sul fronte fitoterapico, molteplici sono le soluzioni al trattamento degli episodi di cistite sia acuti che cronici.
A tal proposito si possono menzionare Kistinox Forte e Kistinox Act
un pool di ingredienti naturali tra cui noxamicina, cranberry e d-mannosio; il cranberry avendo un alto titolo di proantocianidine è utile nel trattamento della cistite.
Un valido rimedio in fitoterapia per la cistite è il Cystitis Rapid GSE.
Si tratta di un integratore alimentare a base di estratti di semi di pompelmo che contribuiscono all’equilibrio microbico dell’organismo.
Infine un rimedio per la donna gravida è il Mannocist-D. Si tratta di puro mannosio, utilizzato nel trattamento e nella prevenzione degli episodi di cistite. Il mannosio è in grado di inibire l’adesione dei batteri responsabili delle infezioni delle vie urinarie a livello dell’epitelio uretrale e vescicale e di favorirne l’eliminazione tramite le urine.
Come è stato già detto, uno dei modi per eliminare i batteri all’interno della vescica è quello di bere tanta acqua, ecco allora che anche le tisane si rivelano degli utili rimedi contro la cistite. Quella alla malva ,per esempio, gode di proprietà calmanti e disinfiammanti; oppure l’infuso di ortica dalla spiccata proprietà diuretica. Tali rimedi possono essere utili anche per le donne gravide, in concomitanza a un buon integratore di probiotici utile nel ripristino della microflora presente sulle mucose vaginali che potrebbe presentarsi alterata.